Nell’estremo lembo settentrionale del Goriziano, ai margini della statale che unisce Cormons a Cividale, si trova, il piccolo ma interessante Comune di Dolegna del Collio, stretto fra lo Iudrio e il confine jugoslavo. la strada provinciale che porta a Dolegna dopo aver lasciato alle sue spalle l’abitato di Brazzano si snoda lungo questo Comune offrendo uno dei più ameni panorami della Venezia Giulia.
La zona infatti conserva ancora il suo aspetto naturale, anche se tipicamente trasformato nel corso dei secoli dalle attività rurali che hanno dato luogo ad un tipo di insediamento sparso il quale ha trovato un elemento di concentrazione presso gli incroci delle vie di comunicazione sul piano e nelle zone pianeggianti a solatio sulle colline. A settentrione, e non molto distanti, spiccano le vette delle Alpi Giulie che creano uno sfondo meraviglioso ai più dolci declivi delle sottostanti colline le cui ultime propaggini scendono fino a Dolegna, Nonostante le mutilazioni territoriali causate dagli eventi dell’ultimo conflitto mondiale la locale comunità ha voluto continuare a vivere amministrativamente autonoma, conscia di affrontare in merito difficoltà non indifferenti. Inoltre la trasformazione dell’economia rurale ha messo in crisi il precedente genere di vita ancora legato agli schemi patriarcali dell’agricoltura. Lo sviluppo delle attività medio-industriali nelle zone limitrofe, le comunicazioni non buone con i centri della pianura e la difficoltà delle colture dovuta all’accidentata orografia e al frazionamento delle proprietà sono state le principali ragioni che hanno indotto diverse persone ad abbandonare le terre natie per stabilirsi altrove. Tuttavia una ondata rivificatrice per economia locale è stata portata dagli interventi pubblici che, specie sotto gli auspici dell’Ente Regione, hanno creato migliori condizioni di vita. La ristrutturazione della viabilità è stato il primo passo verso una serie di iniziative di carattere turistico che hanno trovato naturale svolgimento sulla falsariga degli ottimi vini e delle amenità della zona. Ed è proprio in relazione agli aspetti variopinti del paesaggio ed alla indiscutibile qualità dei vini che Dolegna può venir definita «la perla del Collio», anche se geograficamente parlando la zona non appartiene al Collio vero e proprio. E’ da rimarcare che queste genti hanno un saldo patrimonio morale da trasmettere da questo estremo lembo di patria in cui sono sentiti molto i valori morali, civili, patriottici e religiosi. Di ciò hanno preso atto le autorità civili e militari ivi convenute in occasione della consegna delle onorificenze di Vittorio Veneto: infatti alla cerimonia sono stati invitati anche i combattenti dell’ex Impero Austro-ungarico per evidenziare che tutti siamo cittadini di questo mondo e che le atrocità di una guerra sono inutili se gli uomini non sanno in esse ricercare una pace che sia al di là di tutte le distinzioni di parte. Infatti l’obiettivo di ogni uomo, in qualsiasi paese abiti, deve essere il progresso sociale e civile, progresso che si può realizzare soltanto nella pace. Ed è proprio per raggiungere questo obiettivo che si è voluto creare a Dolegna uno dei primi esperimenti di scuola a tempo pieno nella Regione. Si tratta di una scuola che si basa su nuovi metodi nell’insegnamento i quali tendono a superare il concetto di classe per curare maggiormente lo sviluppo intellettuale dello scolaro più che farne di lui un registratore di nozioni. I risultati di questo esperimento si cominciano ad intravedere ma gli ostacoli da superare sono ancora molti, cominciando dalla carenza di una legislazione in merito.
Osvaldo De Castro