Spostare la barriera dal Lisert a Villesse
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I confini servono a delimitare gli ambiti di competenza dei singoli Stati: quando fra due Stati limitrofi i loro rapporti diventano controversi, il loro confine diventa una frontiera che divide i rispettivi popoli. Osservando il confine orientale della nostra Regione, notiamo che essa ha un confine di Stato che nei secoli é stato spostato con alterne vicende.
Analizzando la geografia politica nella storia della nostra Regione, notiamo che buona parte delle attuali province di Pordenone ed Udine sono state sotto la medesima bandiera sia nel periodo Patriarcale che nel successivo dominio della Repubblica Veneta e in quello Austro-Ungarico. Il Tarvisiano, la zona di Gorizia. e quella di Trieste erano invece sotto l’influenza del Sacro Romano Impero e poi sotto il dominio Asburgico. Per un periodo non breve Monfalcone rappresentò una esclave della Repubblica Veneta nel territorio dell’Impero Asburgico.
Dal 1866 Pordenone ed Udine sono state assegnate al Regno d’Italia, mentre il Tarvisiano assieme a Gorizia e Trieste sono rimaste sotto il dominio austriaco fino al 1918 quando anche questi territori, assieme all’Istria ed alcune isole della Dalmazia, sono stati annessi all’Italia. Purtroppo dal 1947 con il Trattato di Pace di Parigi fra Italia e Jugoslavia e le Potenze Alleate, l’Istria e buona parte delle province di Gorizia e di Trieste sono state assegnate definitivamente alla Jugoslavia, mentre Trieste e la zona Carsica della sua Provincia dovevano costituire il Territorio Libero di Trieste (TLT). Il costituente repubblicano ha previsto l’istituzione della Regione Speciale Friuli-Venezia Giulia riconoscendo una omogeneità territoriale fisica e storica del nostro territorio regionale.
In attesa della istituzione del TLT, il suo territorio era stato diviso in Zona A (Trieste ed il suo retroterra carsico) governata da una Amministrazione Militare Governativa Alleata (USA e GB) ed in zona B (Capodistria e suo circondario) governata da una Amministrazione Militare Governativa Jugoslava. Le due Zone sono rimaste sotto l’Amministrazione Militare fino all’ottobre del 1954, avendo constatato gli Stati firmatari del trattato di Pace nel febbraio del medesimo anno l’impossibilità di dar vita al TLT decidendo poi di assegnare la Zona A all’Italia e la Zona B alla Jugoslavia.
Nei secoli passati il territorio della nostra Regione è stata attraversato dalle invasioni barbariche e dai traffici che dall’ Europa Centrale e Orientale si dirigevano verso i territori del Mediterraneo Orientale e di quello Occidentale. Pertanto la nostra Regione è caratterizzata dall’ essere un punto di passaggio per terra e per mare, sia in pace che in guerra, fra la penisola italiana e l’Europa Orientale e quella Centrale.
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