Spostare la barriera dal Lisert a Villesse

Anche se al momento in cui è stato dato corso al progetto di rifacimento e ampliamento della barriera autostradale al Lisert-Monfalcone Est sulla A4 non sono state espresse riserve di sostanza alla sua attuazione, non si può non tener conto di aspetti successivamente evidenziatesi che fanno osservare in modo nuovo cose già viste.

L‘ampliamento del casello sarebbe utile solo nei giorni di bollino rosso, mentre negli altri giorni resterebbeuna operapoco utilizzata. L’ambiente carsico è già stato compromesso dagli interventi finora effettuati e il nuovo lavorocontribuirebbe a peggiorarlo con nuove escavazioni e imbonimenti; lo stesso dicasi per la qualità dell’aria che verrebbe ulteriormente inquinata con i gas di scarico dei veicoli concentrati in una zona ristretta, mentre ora gli stessi si disperdono lungo una scia di veicoli non ammassati.

L’opera è stata progettata in tempi di crisi economica in cui non si prevedeva un incremento dei traffici. Ora nel Basso Isontino convergono, in un territorio ristretto fra mare e carso, oltre all’autostrada, due linee ferroviarie, due strade statali e tre strade provinciali: inoltre sul medesimo territorio insistono un porto ed un aeroporto di supporto ad una zona di attività produttive di interesse internazionale. Le diverse modalità di trasporto su questo territorio ora non trovano sulla viabilità locale altre facilitazioni, oltre quelle già realizzate, data l’impossibilità di un ampliamento delle carreggiate stradali. Il porto di Monfalcone, con le innovazioni apportate alle sue strutture, ha assorbito movimentazioni di merci che non erano pensabili venti anni fa e la cui destinazione finale implica spesso trasferimenti su gomma. Il polo intermodale presso l’aeroporto di Ronchi dei Legionari, da poco inaugurato, dovrebbe attirare nuovi traffici, che difficilmente saranno tutti assorbiti dalla nuova stazione ferroviaria.

Dopo gli ampliamenti territoriali succedutesi nell’Unione Europea, le agevolazioni di transito attraversoi confini approvate dall’Unione Europea hanno aumentato i passaggi di beni e persone su questo territorio, che si trova geograficamente in una posizione quasi baricentrica nell’Europa Centro-orientale. Si rileva inoltre che quella che negli anni cinquanta del secolo scorso era una strada di collegamento di abitati fra Monfalcone e Sagrado, ora con l’ampliamento dei centri urbani è diventata una strada di attraversamento degli abitati stessi senza la possibilità di ampliamento delle carreggiate. Ogni giorno, negli orari di punta, le strade del monfalconese sono intasate da una rilevante mole di traffico lento, con tutte le ripercussioni in tema di inquinamento sonoro nonché di polveri sottili: problema che è sempre peggiorato con il passare del tempo e che si incrementa ulteriormente con i transiti turistici estivi. La realizzazione di alcune rotonde negli incroci più critici ha diminuito la pericolosità degli attraversamenti stradali, ma di fatto ha rallentato il traffico. La situazione del traffico nel territorio monfalconese sta diventando insostenibile sia per i cittadini che vi vivono che per le maestranze che vi lavorano.

Una soluzione a questi problemi deriverebbe dallo lo spostamento della barriera autostradale dall’attuale sede al Lisert. In questo modo sarebbe possibile liberalizzare il tratto autostradale tra Ronchi dei Legionari e Monfalcone Est, con la possibilità di indirizzare su di esso il traffico locale di passaggio,ora gravante sulla strada del Vallone, su Monfalcone e sugli altri centri abitati.

La Società Autovie Venete e la Regione Friuli-Venezia Giulia devono prendere atto della necessità inderogabile di questa circonvallazione del monfalconese. Considerando i benefici, in termini di sicurezza stradale e rispetto dell’ambiente che deriverebbero alla Comunità del Monfalconese da questa opera, sisuggerisce alle Autorità competenti di verificare quali possibilità vi siano di attivarla in tempi ragionevolmente brevi.

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